Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2023

Sui Quadri, sui Libri e sulle loro Copertine

Immagine
  Sproloquio del martedì. Oggi scrivo a braccio. Sono una produttrice di oggetti strani ed arcani. Cose vetuste, ancorate ad una età morta e sepolta, talmente lontana da essere ormai menzionata solamente nei libri, forse mai esistita realmente. All'esistenza della maggior parte delle cose crediamo per fede, non per averla sperimentata realmente. Leonardo da Vinci, Michelangelo, Savonarola, Giordano Bruno, le torte a merenda, la via lattea e il cielo nero di notte: un tempo tutto ciò deve essere esistito, ma non oggi. Così come il collezionista di quadri, o semplicemente l'estimatore. Un tipo di persona interessata all'arte, al bello, al confronto con pensieri altri e diversi. All'acquisto di un oggetto che non sia un telefonino o una console per videogiochi. No: oggi meglio una stampa di Ikea (nemmeno economica, dovrei dire: alcune costano quanto uno dei miei quadri). Non che la stampa di Ikea sia peggio, per carità. Senza dubbio più adatta all'uomo e ala donna mode

Shakespeare: i Sonetti, in una nuova edizione illustrata in lingua originale

Immagine
  Solitamente scrivo di libri. Di quelli che sto leggendo, che ho letto, che mi sono piaciuti e che ho faticato a finire. Stavolta no. Anzi, stavolta pure. Ma soprattutto di pietre miliari della letteratura. Scriverò (ma solo poche righe, per ora) di un libro antico centinaia di anni, che ancora oggi parla a moltissimi. Perché dell'amore non ci si deve dimenticare, anche quando l'orizzonte è scuro e piovoso. Si tratta dei Sonetti di Shakespeare : il bardo per antonomasia, uno degli autori che più ha saputo distillare l'essenza dell'innamoramento nel suo succo più aspro e dolce insieme... Centocinquantaquattro composizioni, dapprima raccolte e pubblicate senza il consenso dell'autore, che parlano d'amore; che parlano l'amore , in tutti i sensi, in tutti i modi, verso il proprio e l'altrui sesso (oggi si direbbe genere).  I primi centoventisei sono dedicati "al bel giovane" (fair youth), con toni tutt'altro che fraterni; i rimanenti, fino a