Shakespeare: i Sonetti, in una nuova edizione illustrata in lingua originale
Solitamente scrivo di libri.
Di quelli che sto leggendo, che ho letto, che mi sono piaciuti e che ho faticato a finire.
Stavolta no.
Anzi, stavolta pure. Ma soprattutto di pietre miliari della letteratura.
Scriverò (ma solo poche righe, per ora) di un libro antico centinaia di anni, che ancora oggi parla a moltissimi.
Perché dell'amore non ci si deve dimenticare, anche quando l'orizzonte è scuro e piovoso.
Si tratta dei Sonetti di Shakespeare: il bardo per antonomasia, uno degli autori che più ha saputo distillare l'essenza dell'innamoramento nel suo succo più aspro e dolce insieme...
Centocinquantaquattro composizioni, dapprima raccolte e pubblicate senza il consenso dell'autore, che parlano d'amore; che parlano l'amore, in tutti i sensi, in tutti i modi, verso il proprio e l'altrui sesso (oggi si direbbe genere).
I primi centoventisei sono dedicati "al bel giovane" (fair youth), con toni tutt'altro che fraterni; i rimanenti, fino al centocinquantaquattro, alla "donna bruna" (dark lady).
A dispetto di chi parla di normalità, dei bei tempi andati e di come si stava meglio quando si stava peggio.
L'edizione in versione originale in inglese, curata ed illustrata da me, sarà disponibile su Amazon dalla settimana prossima - non temete, vi avvertirò per tempo. Seguirà una selezione con testo a fronte in italiano successivamente.
Per l'illustrazione di copertina userò il mio ultimo quadro, completato pochi giorni fa.
Ma questa è un'altra storia.
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