Oggi sono polemica. Su Shakespeare, sui suoi Sonetti e sul fare le cose a risparmio. Inizio di un nuovo progetto.
Invece di recensire una delle mie ultime letture, oggi preferisco scrivere una breve riflessione sulla pigrizia, sui preconcetti che a volte ci facciamo e sull'utilità di osare far qualcosa di insolito anche contro quello che viene ritenuto ragionevole dai più. Per una serie di (fortunati?) eventi ho cominciato qualche anno fa a tradurre e pubblicare alcuni testi, classici della letteratura, in italiano, corredando le nuove edizioni con riproduzioni dei miei quadri ed illustrazioni. Il Crepuscolo Celtico di W.B. Yeats, una nuova versione de la Bella e la Bestia, una raccolta di poesie di Emily Dickinson. Sui motivi che mi hanno portato a tradurre io stessa invece che ad utilizzare traduzioni altrui mi dilungherò il meno possibile: a tal proposito vi racconto solamente che, per tutta una serie di considerazioni, ho ritenuto di far meglio così, pur nella consapevolezza di non essere una traduttrice di professione. Con umiltà ho utilizzato la mia pratica della lingua inglese, che us