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Vuoi guadagnare come artista, pittore o scultore? Non leggere qui!

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Se sei un artista in cerca di come fare a guadagnarti da vivere con la tua arte questo è probabilmente l'articolo sbagliato per te. Se quello che vuoi trovare è un tutorial o un vademecum per guadagnare molto dedicandoti a quello che il buon dio ti ha creato per fare, cioè dipingere, scolpire, scrivere o creare arte in qualsiasi modo, ecco, smetti di leggere e continua a scrollare perché non è questo il tuo posto. Questo è un articolo per i testardi, per quelli che non si vogliono arrendere, che non si rassegnano ad abbandonare la loro creatività per spegnere la propria vita in un lavoro insoddisfacente. Quelli che scrivono di notte, quando hanno sonno e i figli sono a letto, i piatti lavati e i panni stesi; che dipingono alla luce artificiale di una piccola lampada da tavolo, perché in fondo, maschi o femmine, siamo tutti cenerentole che possono preparare il vestito per andare al ballo solo quando hanno finito di fare mille altre cose più urgenti, importanti, sfiancanti e noiose...

Ha ancora senso leggere poesie? E se no, cosa importa?

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  Sono sempre stata quella che si definisce una lettrice "forte". Una di quelle ragazzine che, se c'era un libro nuovo ancora da leggere che mi aspettava sul comodino, non vedeva l'ora di tornare a casa da scuola per immergersi dentro le pagine ancora intatte. Eppure le poesie no. Non le ho mai cercate spontaneamente, né mi hanno rapito come accadeva alle eroine dei romanzi ottocenteschi, che si nascondevano sotto i cespugli per leggere di nascosto dai genitori e non sembrare troppo intellettuali. Verso i vent'anni, come molti, ho avuto una infatuazione per Pablo Neruda e la sua poesia sulla cipolla. Ma tutto si è fermato lì. Fino all'anno scorso, quando Emily Dickinson ha deciso di stendere le sue sottili aristocratiche dita sulla mia mente e l'ha ghermita in un abbraccio fatale, portandomi a curare una breve raccolta illustrata di alcune delle sue poesie che ho amato di più, e che ho pubblicato qui Ebbene, perché ora? Perché tanti anni passati a leggere ...

Come si fa a scrivere un libro? Ce lo racconta Murakami Haruki

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Ultimamente ho letto un libro molto interessante per chi, come me, ama scrivere. Perchè, come diceva non ricordo quale autore, ogni scrittore prima di essere tale è un accanito lettore. E non vedo come possa essere altrimenti. E' singolare come le cose che più mi rimangono impresse tra quelle che leggo spesso le ricordi assai meglio di quanto non mi accada con il nome di chi le ha scritte. Ma forse questo è il destino delle letture davvero interessanti: a prescindere da chi le ha scritte, conservano verità fondamentali. Ad ogni modo, in questo caso parlerò di un libro che mi è piaciuto, mi ha interessato e del quale, strano a dirsi, ricordo anche l'autore. Sarà perchè l'ho finito di leggere non più di due settimane fa. Si tratta del Mestiere dello scrittore, di Murakami Haruki. Non starò ad annoiarvi con una sinossi del libro, nè con un riassunto o una semplice recensione. Piuttosto parlerò del breve cappitolo che mi ha colpito di più. Se poi vi incuriosirò potrete reperi...