Anatomia artistica. Carnet di morfologia. Perché non è mai troppo tardi.

 



Oggi vi parlo di un testo che unisce il mio amore per i libri a quello per la pittura ed il disegno.

Pur disegnando e dipingendo da molti anni, mi sono accorta di non avere un vero e proprio testo di anatomia artistica: possiedo diversi manuali, qualche libro di fotografie dal quale attingere per copiare pose e movenze e per lo più ormai, quando ho bisogno di un riferimento visivo, faccio le mie ricerche su internet.

Ma ricercare immagini è un'attività faticosa - lo è realmente, anche se a scriverlo sembra ridicolo - e per il momento in cui riesco a trovare un'immagine la voglia di disegnare è già andata via.

Invece un testo di anatomia, seppur sommario come quello che oggi recensisco - ha un approccio più organico e consente uno studio non frammentato nei mille cocci di un'attenzione disattenta.

Se a ciò aggiungo la mia innegabile predilezione per il cartaceo, non vedo come ho potuto aspettare fino ad oggi per rimediare a questa mancanza della mia biblioteca acquistando questo libro.

Le tavole sono schizzi dell'autore, non fotografie o disegni dettagliati, quindi non hanno un'accuratezza scientifica, nondimeno sono un utile ausilio se si vuole disporre di un veloce manualetto da portare sempre con sé.

Alla casa editrice, l'Ippocampo, la mia gratitudine per aver approntato in un piccolo veloce testo una materia che di solito è oggetto di ben altri tomi, assai più costosi.

Dopo aver cercato la mia copia in una libreria "fisica" senza successo (ma questa è un'altra storia) io ho acquistato la mia copia qui: 

Anatomia artistica. Carnet di morfologia




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